sabato, maggio 03, 2008
Scritto per: "L'Urlo" - il periodico di ULD
V3 Day: questa volta è per te, Grillo.
"Ieri è stata una grande giornata. Tutti i giornali hanno denigrato il V2-day: dall'Unità, alla Repubblica, dal Giornale a Panorama. I topi di fogna stanno uscendo dalla nave. Ripeto: i topi di fogna stanno uscendo dalla nave.
Libera informazione in libero Stato. V2-day. V2-Day.
Riporto di seguito tutti i banchetti per le firme dei referendum"
Con queste entusiastiche parole Beppe Grillo commenta sull'ormai leggendario blog il "suo" 25 aprile. Un successo enorme, i numeri lo testimoniano.
"Referendum???" Non tutti lo sanno effettivamente: avidi, i mass media parlano il meno possibile di questa raccolta firme che può toccare i loro interessi. Stiamo parlando del referendum abrogativo per abolire l'ordine dei giornalisti, il finanziamento pubblico all'editoria e la legge Gasparri.
Temi importantissimi che dovrebbero starci molto a cuore: un ordine nato come garanzia di qualità ed etica professionale e degenerato in "barriera all'ingresso" per chi vuole con pochi mezzi fare informazione. Un finanziamento nato per garantire possibilità di espressione anche al di fuori dei poteri economici e degenerato in sterile giornalismo servile e, soprattutto, spreco di denaro pubblico. La legge Gasparri poi è l'infamia recente, la peggiore, nata esclusivamente per perpetrare il vigente monopolio televisivo.
Probabilmente siete ancora in tempo per firmare, ma... non sono sicuro ne valga la pena!
Sul sito di Grillo l'evento è sponsorizzato nel migliore dei modi. Date luoghi e orari sono segnalati con certosina precisione, tant'è che sono andato a firmare a botta sicura. Ma c'è una cosa che Grillo si dimentica di ricordare ai suoi fan: c'è una legge del 1970 in base alla quale, secondo l'interpretazione prevalente, causa eccessiva vicinanza alle elezioni non è possibile, adesso, richiedere un referendum. Non entro nei dettagli, ma se così fosse queste firme sarebbero carta straccia, o, alla meglio (peggio?) pubblicità per il fenomeno mediatico genovese.
Ma com'è possibile??? Beppe Grillo. Quello che "sa sempre tutto", che lotta contro la disinformazione dei giornali, quello che scrive comunicati come quello di cui sopra, in cui sembra sia imminente la rivoluzione, che stia per "metterlo in culo al sistema". Com'è possibile che non abbia letto la legge corrispondente prima di chiedere un referendum?
Personalmente non me ne preoccupo. Errare è umano, e Grillo lo fa spesso. A cominciare dal fatto che l'idea che quei tre singoli quesiti referendari (che, faccio notare, non tolgono Mediaset a Berlusconi, la RAI al parlamento, il Corriere a Confindustria e via dicendo) possano risolvere come si deve il problema dell'informazione in Italia è semplicemente ridicola. In ogni caso comunque i fini sono nobili. Tanto basta.. forse. O forse no.
C'è una cosa che non mi va giù: la disinformazione. Non da uno che per fare il paladino della questione morale incita al rifiuto totale del sistema, contribuendo ad una oltremodo drastica sconfitta della sinistra tutta.
Perché il suo blog non informa anche del fatto che in tutta probabilità quelle firme sono inutili ed il v2 è solo un colpo di teatro? Non è un approfittarsi di cittadini che magari, com'è loro diritto, non lo apprezzano e non vogliono pubblicizzarlo facendogli fare numeri da record laddove poi questi non si materializzano nelle iniziative specifiche che lui ha promesso? Non è approfittare di chi, firmando o meno, avrebbe mostrato meno entusiasmo per l'evento? Non è, comunque ed in ogni caso, disinformazione?
Rinnegata la soluzione parlamentare, è giusto che si sappia che non è capace di proporre soluzioni di altro genere. Dovrebbe essere lui stesso a mettere in condizioni di capirlo; si tratta, appunto, di una "questione morale".
Ho cercato in www.beppegrillo.it Ho cercato tanto. Ho letto cose di ogni genere, tipo questa:
"Se i cittadini riprendono il controllo dei media la democrazia in Italia è ristabilita. Per questo siamo in marcia. E' primavera, aprite le finestre della vostra mente. Pensate, riscoprite il piacere di pensare da soli [...]Un giorno potrete dire io c'ero, tanto tempo fa, quando l'Italia era ancora un regime."
Eppure sull'annullabilità, tema tanto semplice quanto vitale, non ho letto nulla.
Nemmeno davanti ai banchetti - largo Cairoli - chi li organizzava mi ha saputo dire molto. Le risposte erano vaghe e trasversali. Alla faccia dell'informazione...
..ma alla fine sono riuscito a sapere. Ho sentito il parere di esperti: docenti di diritto, il presidente del comitato promotore del referendum (anche lui convinto che verrà annullato) e altri.
Peccato che, ironia della sorte, la fonte fosse proprio il sito di una radio di partito. Partito che - per chi avesse sospetti - aderisce alla raccolta firme, e con comprovata buonafede dal momento che ne ha promossi di del tutto simili quando ancora Grillo si aggirava per le TV sotto l'egida di Pippo Baudo facendo battute sulle abitudini degli stranieri.
Che dire.. a mio parere il "comico" ci fa proprio una magra figura. Ma non ha da temere: come ci insegna, in Italia nessuno si accorge di nulla.
P.F
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