sabato 1 novembre 2008

LEZIONI ALL'APERTO; 31/10, Prof. Fausto Colombo


"[...]31/10 Venerdì: Appena sveglio trovo un SMS, è Francesca: “le lezioni in Duomo si terranno ugualmente o la pioggia è un sabotaggio del governo?”. Non ci voleva... ...schizzo a consegnare il piano di studi e poi mi precipito in Galleria: si era stabilito che le lezioni in caso di pioggia si sarebbero fatte lì. Dopo tanto girare riesco a trovare Carlotta “Si si, è tutto a posto, scegliete pure voi se andare in Loggia dei Mercanti o in Galleria”. Tiro un sospiro di sollievo: le lezioni della Statale le organizza lei, ma sono ansiogeno e davanti al fatto che l'elenco lezioni non fosse ancora stato aggiornato con il nome del nostro professore nemmeno le sue precedenti rassicurazioni mi lasciavano del tutto tranquillo. Mentre aspetto gli altri mi rendo conto che gli effetti della pioggia sono pesanti: ricevo una marea di messaggi e chiamate di gente che non viene perché congelata, gente che non sa dove trovarci, e quant'altro. Cerco di starci dietro il più possibile finché le facce note non riescono a riunirsi. Il professore è in galleria, e ci incamminiamo. Le telecamere della più importante emittente privata tedesca filmano il nostro arrivo, ed io ed Elena veniamo intervistati; se si considera che la più importante emittente privata nostrana invece del movimento se ne sbatte il più possibile la cosa è abbastanza buffa.. ma questa è l'Italia! La lezione è un successo: “Storia di quelli che non hanno fatto il sessantotto”. E' un ritratto di una generazione - quella della maggior parte dei nostri genitori – che sembra appassionare tutti. Appassiona gli studenti della Cattolica, accorso in buon numero nonostante le intemperie, appassiona studenti della Statale li di passaggio, appassiona soprattutto, e questa è la cosa più bella, un gran numero di passanti sulla quarantina o più, che forse in quelle parole si riconoscono, e, forse, attraverso quelle parole che gli accendono lo sguardo riescono finalmente a riconoscere anche noi, a capire la nostra voglia di decidere del nostro futuro, la nostra determinazione nel non subire semplicemente questo paese.[...]"

P.F

MANIFESTAZIONE 30/10: La Cattolica c'è




MANIFESTAZIONE 30/10: La Cattolica c'è

"[...]30/10 Giovedì: L'ingresso Gnomo è chiuso. In un primo momento non capisco il perché, ma quando, dopo aver fatto il giro lungo, scopro che all'ingresso principale non fanno entrare senza tesserino (esattamente come ieri da Travaglio) mi rendo conto che forse i responsabili della passeggiata supplementare non mi sono affatto ignoti.. ahah!

Aspettiamo che la gente si raduni, quando in un istante l'ingresso si riempie di facce note a chi di noi è fisionomista. Portano striscioni tipo “no allo sfascismo di pochi”, no alle “okkupazioni” e cose del genere. La firma è “Ateneo Studenti”, e cantano in coro “siamo noi, siamo noi, gli studenti di unicatt siamo noi...”. Di per se la cosa è abbastanza buffa, ma in un primo momento sembrano una valanga più di noi, sembra che la gente non abbia risposto...

...partiamo lo stesso ed ecco la sorpresa: molte delle facce ignote della mischia si staccano con noi dall'ingresso: per Lgo Gemelli non vedo un gruppo muoversi ma un piccolo corteo sfilare! Sia chiaro, il CLini sono il doppio di noi, ma noi ci siamo!

Tra l'altro di questi tempi i numeri mi annoiano abbastanza... e sì che mi danno ragione. La maggioranza degli italiani è con noi, e soprattutto, tra quelli che hanno figli in età scolare e tra gli studenti l'appoggio è schiacciante. E' la solita differenza tra chi le cose le sa e chi non le sa. Chi non le sa è statisticamente più facile che voti FI. Sarebbe una bella sorpresa scoprire che questa volta hanno toccato il tasto sbagliato, una verità che non si può occultare... in piazza eravamo 100'000 persone. Un corteo gigantesco, nonostante il diluvio, ed era meraviglioso vedere il gruppo degli studenti della Cattolica urlare e cantare compatto dietro allo striscione “l'Università Cattolica c'è”, che ha strappato applausi da parte di alcuni studenti delle altre università quando è sbucato in Cadorna, e da Cordusio al Duomo non ha mancato di suscitare curiosità, stupore, ed interesse da parte di fotografi e giornalisti. A quanto si dice in giro giornate del genere per questo ateneo non si vedevano da tanto, tanto tempo...

Esattamente come venerdì scorso, tornando a casa, ho incontrato facce note dell'Università, lontane però dal movimento studentesco: “Ah! Ma anche tu eri in corteo?” “Certo!” “ma c'eri anche questa mattina quando siamo partiti in Gemelli?” “Come? Non lo sapevo!”

...me lo sento: la gente in Cattolica c'è veramente, ed in massa. Altro che “gli studenti di unicatt siamo noi”...

Bisognerebbe solo riuscire a riunirla...[...]"


P.F.

INCONTRO CON MARCO TRAVAGLIO; GIORNALISMO: ISTRUZIONI PER L'ABUSO





INCONTRO CON MARCO TRAVAGLIO; GIORNALISMO: ISTRUZIONI PER L'ABUSO

"[...]29/10 Mercoledì: E' stato uno spettacolo meraviglioso: nell'aula 224 c'era gente che per vedere Travaglio era lì dall'una. Fuori c'era una folla gigantesca che urlava per entrare. La situazione era insostenibile e per fortuna i bidelli hanno trovato una soluzione: “alle tre e mezza si libera l'aula Panighi”. Grandioso! Solo mi piacerebbe capire perché sino all'ultimo ci hanno detto che sarebbe stata occupata... noi lo sapevamo da tempo che sarebbe stata libera, e l'avevamo fatto presente, così come avevamo fatto presente che la 224 non sarebbe stata adeguata. Immagino ci sia stato un qualche malinteso...

Ad ogni modo lo spettacolo è grandioso: la gente è ammassata nell'aula e fuori si sentono ancora grida di gente che vuole entrare. Loris si mette a contare i presenti, sono 650, e fuori scopriamo esserci 200 persone. La risposta del pubblico è eccezionale[...]"



P.F.